[Vorrei che guardaste attentamente questi cinque] La completa rinascita dei Versailles. L’intervista diretta di KAMIJO.
L’8 agosto ci sarà il live della completa rinascita dei Versailles al Maihama Theatre.
Il frontman e vocalist KAMIJO-san ci ha raccontato i concetti del live percorrendo la strada verso la rinascita.
– Finalmente il live della rinascita dei Versailles al Maihama Anphitheatre si sta avvicinando.
K: Dopo tre anni e otto mesi.
– E’ passato così tanto tempo.
K: Io ho l’attività da solista e quindi non ho sentito così tanto il passare del tempo. E’ stato un istante.
– Pochi giorni fa, quando avete annunciato la completa rinascita, la voce ha fatto il giro del mondo, credo.
K: Già. I Versailles ricevono supporto da tutto il mondo, non solo dal Giappone. Per il primo annuncio abbiamo usato Youtube. Dopo ciò, la notizia si è divulgata in un batter d’occhio, abbiamo subito percepito che le persone che ci stavano veramente aspettando fossero tante.
Quando ho deciso per la rinascita, non ho pensato “dato che i fan lo richiedono, facciamolo”.
La ragione è stata “Dato che riesco a vedere il futuro dei Versailles, dato che c’è una strada che noi possiamo percorrere, compiamo la rinascita”.
– Quindi quando siete andati in pausa, non riuscivi più a percepire un futuro?
K: Esatto. Non riuscivo proprio a vederlo -ride-.
– Allora perché adesso pensi di vedere di nuovo un futuro?
K: Innanzitutto, la band è un’unica unione. All’interno per esempio, c’è come una piccolissima unione, più piccola di un’azienda, di una scuola.
E questa unione procede verso un’unica direzione, quindi non è necessario un grande e forte obiettivo? Io penso che non bisogna limitarsi solo ad avere un obiettivo.
I Versailles fino ad ora hanno fatto un sacco di cose e le rispettive idee di ogni membro e gli obiettivi della band non riuscivano a diventare una cosa unica. In poche parole, questa era la condizione prima di prenderci una pausa.
– Quindi vuoi dire che ognuno voleva fare cose diverse?
K: Più che quello, l’obiettivo non è solo la band, ci sono i maker, il management, comprende tutti e non riuscivamo a fare tutto insieme.
Ma con la rinascita siamo riusciti a farlo chiaramente.
Quindi, ecco i Versailles di adesso, perciò abbiamo messo da parte le sensazioni cattive – ride – come potevate aspettarvi.
– Durante il periodo di pausa hai iniziato la carriera da solista, hai dato un’occhiata anche alle attività degli altri membri?
K: Ovviamente. Sono sempre stato attento alle loro attività e ne traevo ispirazione, sono stati davvero stimolanti. E’ una motivazione che non avrei ricevuto se fossimo stati insieme. Penso fossimo diventati rivali in senso buono ed ha dato i suoi frutti.
– Tu hai collaborato con molti musicisti, anche questo è stato d’ispirazione?
K: Per l’ispirazione, prima di tutto ho studiato. Io come membro della band avevo la mia parte, ma da quando ho iniziato la carriera solista sono riuscito ad arrivare anche agli angoli più minuscoli della musica. Soprattutto, lavorando con quei magnifici musicisti ho potuto capire ciò che per me è necessarieo, quello che devo fare.
Ovviamente continuerò ancora la carriera solsita, ma ora è arrivato anche il momento dei Versailles.
– Avete già deciso il concetto del live del 7 agosto al Maihama Anphitheatre?
K: I Versailles sono considerati una band metal. Ci sono ovviamente membri con origini metal, ma dato che siamo parte del Visual Kei, ci stiamo impegnando per rinnovare questo genere.
Non voglio fare del Visual Kei una categoria, vorrei fare un live in cui la V di Versailles coincida con la V di Visual Kei.
– Anche le nuove foto rappresentano bene l’estetismo dei Versailles.
K: L’idea di cavalcare il cavallo rappresenta il nostro desiderio di attaccare, di andare avanti e queste foto lo rappresentano. Il nome del cavallo era forse Kanbee, un nome sorprendente e molto giapponese -ride-.
Nei Versailles, l’aspetto visual non è solo carino e grandioso, c’è molto altro. Io penso di esser riuscito a mostrare cosa sono realmente i Versailles con solo questa fotografia.
– Nelle foto rappresentative, riuscire a rappresentare una visione del mondo fa parte della bellezza del visual kei.
K: Fino ad ora quello a cui ho fatto più attenzione è stato il creare ombra. Tutto può diventare bello se aggiungi ombra alla luce. Quello che cercavo io non era solo la bellezza. Io voglio foto che raccontano storie. Ecco perché faccio molta attenzione alla luce.
– Il movimento on stage dei Versailles è elegante, non è vero?
K: Penso anche i chitarristi, con questi costumi viene difficile suonare. Innanzitutto, con il vestito è impossibile vedere il pedale. S’impegnano molto alle prove con ripetuti esercizi e fanno sempre quei movimenti.
Non è solo una performance, e quindi non si tratta solo di indossare dei vestiti, pertanto riuscire a suonare con quei costumi è una cosa veramente meravigliosa.
Sì io ho l’ho fatto anche nella carriera solista, ma quando sono membro di una band, quasi non ci sono rivali, HIZAKI e TERU, i twin guitarists, insieme a me siamo quelli che fanno risplendere la three top, e YUKI e MASASHI ci supportano bene da dietro perciò credo che siamo una band bilanciata.
– Questa volta ci sono idee per lo stage?
K: Fondamentalmente sul palco dei Versailles cerchiamo di non dare il senso di un castello. Perché se lo facessimo, penso potrebbe dientare troppo esagerato.
– Sembrerebbero quasi scene di teatro?
K: Dato che il nostro obiettivo è di combinare il rock con un mondo elegante, sarebbe bello fare un live in un castello vero e proprio piuttosto che crearne uno sul palco.
– Ora che l’abbiamo nominato, i Versailles hanno tenuto un live in un castello francese, vero?
K: Noi stiamo proseguendo con il tema de “la bellezza violenta”
Ci piace usare luci e scenografie che possano trasmettere la nostra bellezza in modo naturale. E quindi diventa uno stage del colore del rock.
– Per l’Anphitheatre ci vogliono varie preparazioni…
K: Io non volo, te lo dico chiaramente.
– Volevo domandartelo ora -ride-
K: Come dire… tempo fa, al tokyo Kinema Club ho volato. Magari sarebbe bello farlo di nuovo, ma forse questo può capirlo solo chi vola.
– Può capirlo solo chi vola… ok.
K: Innanzitutto, vorrei che guardaste bene questi cinque. Guardate noi Versailles. Non è facile però vorrei che capiste l’origine dei membri. Potete capire che siamo i Versailles data la nostra unione.
– C’è un’idea per questa nuova partenza?
K: Innanzitutto il 14 settembre esce l’album best “The Greatest Hits 2007-2016”. Ci saranno tredici canzoni, tra cui undici sono le migliori scelte dai membri, dalle indie alle maggiori. Inoltre aggiungeremo due nuove canzoni.
– Quindi registrerete anche nuove canzoni.
K: Ne abbiamo scritte una io e una HIZAKI. Il motivo per cui abbiamo aggiunto due nuove canzoni è perché ho pensato che la prima cosa che potesse portare cambiamento ai rinati Versailles fossero appunto due canzoni nuove. Vorrei che aspettaste con ansia tutto questo.
Per quanto riguarda le canzoni scelte riregistrate: le tecniche di tutti i membri sono migliorate, inoltre ci sono molte canzoni che MASASHI ha suonato (forse intende ‘registrato -ndr.) per la prima volta. Vorrei che vi godeste per bene il nuovo suono dei Versailles. Il lavoro ormai è allo stadio finale, manca solo la mano del maker e sarà pronto per voi.
– Sentendoti parlare dei Versailles, sembra tu abbia molta fiducia nella band. I prossimi programmi?
K: Beh, l’anno prossimo si festeggerà il decimo anniversario dei Versailles all’anphitheatre, saprò dirvi tutto sul concetto Versailles.
Però non dalla formazione, ma riguardo alle buone sensazioni di questa band del presente.
Programma
Versailles Completa Rinascita “Chateau d Versailles”
7 agosto 2016 Maihama Anphitheatre
OPEN 16:15 / START 17:00
Prezzi
Posti riservati 7800 yen (tasse incluse) Per i bambini dai 3 anni in su
Giorno della messa in vendita: 2 luglio dalle 10.00
Ticket Pia (Pcode : 301-531)
(問) DISK GARAGE 050-5533-0888 (giori feriali 12:00-19:00)
Traduzione: TyNxquisitioN/Tizi Hana per Alla Corte di KAMIJO
Elaborazione testo italiano: Reine de Fleur
Fonte: http://ure.pia.co.jp/articles/-/60609